Nella sede di Totana il CEA Bajo Guadalentin organizza laboratori di parrucchiera, estetica e informatica. I primi due sono veri laboratori professionalizzanti validi per formare e qualificare gli studenti iscritti nel percorso dell’istruzione secondaria. L’obiettivo primario è garantire sia una qualifica attestante le competenze acquisite spendibile nel mondo del lavoro in vista di una futura occupazione sia per implementare l’inclusione tra gli utenti e, allo stesso tempo, motivarli a migliorare le proprie competenze personali.

Le lezioni comprendenti un monte ore di teoria e  di pratica si svolgono all’interno del comprensorio della scuola secondaria mattutina utilizzando spazi e attrezzature messi a disposizione del CEA. L’obiettivo principale è quello di integrare i contenuti teorici (materie linguistico-scientifiche nonché tecnologiche ed informatiche) con la pratica. Il percorso prevede due anni comprensivi di un anno di qualifica per parrucchieri e il secondo anno per abilitarsi alla professione di estetista, con mansioni basiche. Al termine di entrambi gli anni, i corsisti svolgono esami che ne certificano le competenze apprese.

 Nella pratica, nei laboratori la maggioranza degli studenti è femminile con prevalenza straniera residenti nel territorio, background differenti, aspettative e sogni da realizzare. Il corso diventa uno strumento di socializzazione oltre che di professionalizzazione anche con iscritti all’istruzione secondaria (ESO) spagnoli favorendo altresì un processo di inclusione sociale, di attenzione a un’utenza fragile che probabilmente rimarrebbe fuori dal circuito formativo. E’ possibile per i residenti locali presentarsi nelle aule e chiedere un trattamento, una piega o un massaggio mani lasciando una piccola mancia come segno di riconoscimento. Anche questa possibilità diventa funzionale per gli iscritti al farsi “ri-conoscere”, al dare valore al “fare” con e per,  aprirsi uscendo da una confort zone, quasi un role play vero (parlare con i clienti, gestire le paure etc…). A questo proposito, le due insegnanti responsabili dei corsi hanno accolto calorosamente noi docenti introducendoci nelle attività pratiche, mostrandoci lo svolgimento delle lezioni (ci è stato regalato un trattamento), dandoci un assaggio del “labor” quotidiano che svolgono con passione. Le colleghe provengono dal settore, hanno competenze derivanti da una grande esperienza personale precedente a cui è seguita una specializzazione attraverso master universitario di pedagogia e didattica.

La condivisione del tempo e dello spazio ha permesso di osservare la comunicazione da parte delle docenti risultata molto accurata, assertiva e adeguata alle esigenze delle corsiste, lavorando sia sulla motivazione, sia sull’errore come valore aggiunto da cui partire per migliorare e imparare.

Un altro laboratorio organizzato è quello di informatica di base gratuito. L’utenza cui è rivolto è prevalentemente senior con l’esigenza di acquisire delle competenze di base, la necessità di apprendere i programmi principali, l’uso dei dispositivi e dei social al fine di sentirsi non lontani dalla realtà anche per espletare compiti quotidiani che ne prevedono l’uso e per comunicare in modo “moderno”.

Nelle lezioni osservate nei tre laboratori le attività ad essi connesse sono risultate tutte particolarmente importanti perché consentono di attivare processi didattici in cui gli studenti diventano protagonisti e superano l’atteggiamento di passività e di estraneità mantenendo attenzione e perseveranza verso il loro percorso di apprendimento, di formazione che coniuga splendidamente teoria e pratica.

1 commento su “I laboratori professionalizzanti: connubio tra teoria e pratica”

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