E se la cura per l’abbandono scolare fosse la via della cultura? Una cultura vissuta che passa attraverso linguaggi e canali diversi per arrivare al cuore ed alla mente degli studenti, per affascinarli, per coinvolgerli. Questo è il pensiero che sta alla base del progetto contro l’abbandono scolare attuato nel centro di Totana. Investire in programmi educativi culturalmente sensibili per contribuire a mantenere gli studenti motivati e impegnati nel percorso scolastico. Le iniziative proposte sono il Club di Lettura, Cineforum, Teatro e Uscite Culturali.
Noi partecipiamo ad un incontro del club di lettura nel cortile del centro, insieme ai ragazzi che decidono di stare qui durante la mezz’ora di ricreazione. È uno spazio aperto, caratterizzato dalla libera condivisione di idee e pensieri. Un appuntamento settimanale, dalle regole semplici e poco restrittive per favorire una comunicazione efficace tra i partecipanti, consentendo la comprensione reciproca. Si crea un cerchio in modo naturale si discute delle pagine che si è concordato di leggere nello scorso incontro. Tutti i partecipanti hanno nelle mani l’oggetto che li unisce e che li ha portati ad essere qui. Su richiesta dell’insegnante la biblioteca di Murcia ha prestato alla scuola 30 copie della grafic novel Polina di Bastien Vivès. Si condividono riflessioni, pensieri, interpretazioni sulle immagini e sulle parole lette. L’insegnante di spagnolo è presente, ma i ruoli qui non contano. Ci si sente parte di un gruppo di eguali che pensa, riflette e condivide. La comunicazione è trasparente, la disponibilità ad ascoltare è generale e contribuisce a creare un contesto in cui le persone si sentono incoraggiate ad esprimersi liberamente. E così, il club di lettura diventa un appuntamento fisso. Non serve registrarsi, iscriversi o prenotarsi. L’importante è esserci.
Potremmo riflettere su come questo percorso migliori le competenze di comprensione, di espressione di comunicazione, ma la vera conquista del progetto è il tornare, il partecipare. Nel corso dei mesi, si vive insieme il dipanarsi del libro. Si conclude quel percorso segnato dal numero progressivo di pagine che si fanno condivisione, presenza, cultura. E, fino alla fine, non si abbandona.