Durante le giornate svolte al Cepa Ramon y Cajal sono state certamente efficaci gli incontri di partecipazione da parte di noi docenti alle lezioni dell’ambito linguistico comprendente sia l’insegnamento della lingua spagnola come L2 per i livelli A2 e B1 (chiamati dal centro Spagnolo II e Spagnolo III) sia della lingua inglese come lingua straniera. Le lezioni sono state proposte nel caso della lingua spagnola a   gruppi di corsisti di provenienza soprattutto marocchina, in prevalenza femminile di età differente con background socio culturale interessante per la creazione di attività specifiche e spendibili nella quotidianità e per la lingua inglese a persone sia native spagnole sia di origine straniera come corso opzionale. I contenuti e le metodologie applicate durante l’ora di lezione in presenza si sono dimostrate dinamiche e funzionali all’apprendimento.

Attivando un confronto sulle metodologie, approcci sicuramente il punto di incontro con i colleghi spagnoli è dettato dall’uso da parte sia loro sia nostra di una didattica attiva, esperienziale  che fonda l’apprendimento su molteplici modalità e strumenti:

  • la partecipazione diretta a interazioni comunicative autentiche;
  • il faccia a faccia con parlanti nativi;
  • la programmazione e sviluppo dell’uda  progettata e graduata dall’insegnante;
  • l’uso possibile  di libro guida e strumenti tecnologici con materiali on line dedicati all’apprendimento linguistico esponendo all’ascolto della lingua autentica con i vari media, dal web, ai canali video.

L’approccio funzionale comunicativo è stato dominante, con il filtro affettivo allontanato dall’atteggiamento empatico e di regia da parte del docente e del gruppo classe.

Interessante l’aspetto di autoapprendimento e di cooperative learning attivato ad esempio nella biblioteca creata all’interno del Cepa, gestita sia da docenti sia da persone volontarie. Lo spazio garantisce la possibilità di aumentare le proprie conoscenze linguistiche a livello generale tramite l’utilizzo delle risorse librarie presenti all’interno e di partecipare agli incontri, ad esempio, di bookclub o di rintracciare testi libri cui si necessita.

La lingua insegnata e appresa, quindi, come risorsa principale che va a garantire la comunicazione e il trasferimento di valori condivisi, di convivenza civile e di supporto reciproco. Una scuola partecipata dove ogni studente e docenti creano attraverso l’uso del medium linguistico una comunità attiva che sia da esempio per migliorare il tessuto anche sociale della stessa città di Parla.

Grazie alla bravura dell’insegnante tutti siamo riusciti a portare al termine l’esercizio

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